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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Segrate, manipolavano i software dei tir: arrestati

Sgominata la banda che truccava i software dei tir per manipolare il monte ore. Arrestate quattro persone. Il capo, Claudio B., lavorava in un'azienda informatica a Segrate

Ipotesi di reato di corruzione per atti contrari al dovere d'ufficio, rimozione dolosa di cautele contro gli infortuni sul lavoro e contraffazione di pubblici sigilli. Con queste accuse sono state arrestate quattro persone coinvolte nella realizzazione e nella vendita di sistemi di alterazione dei tachigrafi.

Tramite questo espediente, i camionisti potevano viaggiare senza rispettare i giorni di fermo e i riposi imposti dalla legge, in quanto una modifica del software evitava che gli orari di viaggio non consentiti fossero registrati nella scatola nera dei tir. L'arresto è avvenuto nell'ambito di un'indagine condotta dalla polizia di Vicenza, a seguito dell'individuazione della banda che operava tra la periferia di Milano, la Lombardia in generale, il Veneto, il Piemonte e altre quattro regioni. Mente ideatrice del piano è Claudio B., ingegnere 53enne impiegato in una società informatica di Segrate.

Come riporta Il giorno: "Baraldini si sarebbe avvalso della presunta complicità di due coniugi titolari di un'officina meccanica di Concorezzo e di un dipendente: Ignazio e Mario Ruvolo, rispettivamente di 50 e 49 anni, e Giovanna Balconi, 44. Baraldini avrebbe escogitato la truffa per conto dei titolari dell'officina che, insieme al dipendente, hanno poi messo a disposizione il sistema di alterazione a ditte di autotrasporto in Piemonte e Lombardia, nonché nelle province di Vicenza e Padova, e a tante altre officine autorizzate per l'installazione del cronotachigrafo digitale e delle verifiche di regolarità. Nel corso dell'operazione, la polizia stradale ha effettuato 31 perquisizioni in 12 province e controllato 135 veicoli con la notifica di 21 avvisi di garanzia. Secondo quanto ricostruito dagli agenti di Vicenza, il congegno che permetteva di alterare i cronotachigrafi realizzato da Baraldini veniva distribuito dalle ditte Tachoservice e Tachoservice Srl di proprietà degli altri tre arrestati".

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