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Sgomberati tre volte, le famiglie del quartiere li ospitano in casa

Triplo sgombero ieri per alcune famiglie rom, molte delle quali con bambini: prima sono state allontanate Segrate, poi da un capannone a Lavanderie di Segrate e poi dai giardini sotto la tangenziale Est in via Rubattino a Milano, dove si erano rifugiati alla ricerca di un riparo per la notte. La Comunità di Sant’Egidio: a sera, alcuni ancora vagavano alla ricerca di un riparo

Sgomberati tre volte in un solo giorno. È l’epilogo di quanto hanno vissuto ieri alcune famiglie rom, molte delle quali con bambini che frequentano le scuole di via Pini e di via Feltre a Milano. In giornata sono stati allontanati prima da un campo abusivo di Segrate, poi da un capannone a Lavanderie di Segrate e poi dai giardini sotto la tangenziale Est in via Rubattino a Milano, dove si erano rifugiati alla ricerca di un riparo per la notte.

Un insegnante della Comunità di Sant’Egidio (che assiste i nomadi durante gli sgomberi, ndr) ha riferito che in serata molti di loro vagavano ancora alla ricerca di un riparo per la notte. Alcuni abitanti del quartiere, però, hanno offerto agli sfollati ospitalità: donne con bambini e anziani sono stati i primi ad essere stati accolti. E in alcuni casi, è stato offerto un posto per dormire anche ai papà. Sono le famiglie dei compagni di scuola dei piccoli rom.

Molte delle persone raggiunte dagli sgomberi di oggi - osservano dalla Comunità di Sant'Egidio, sempre in una nota – “sono reduci da numerosi altri sgomberi precedenti e, in particolare, provenivano dai recenti sgomberi di via Rubattino e di Lorenteggio”.

A giudizio della Comunità, molto attiva in ambito sociale, queste operazioni “costano molto e continuano a spostare le persone da una parte all'altra della città. Solo investendo nell'inserimento dei rom che dimostrano la volontà di integrarsi si crea sicurezza per tutti”.

Non sono gli unici a pensarla così: già dopo lo sgombero di Chiaravalle, il Prc si era espresso duramente in merito a questi sgomberi e ieri, in una nota diffusa dall’Ansa, ha ribadito la propria condanna. Per Rifondazione, infatti, “ad una persecuzione drammatica”. Le parole del Consigliere Quartieri (Prc): “Milano è umiliata da un vicesindaco capace solo di accanirsi contro i più deboli, la pervicacia e la crudeltà di questi atti persecutori è pari all'incapacità di mettere in atto politiche intelligenti”.
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