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I nati al San Raffaele saranno di "Milano Milano": spostate le sale parto

L'ospedale e' "diviso in due" dai Comuni di Milano e Segrate. Ma molte andavano a partorire in altre strutture per avere sulla carta d'identità del figlio "Milano"

La domanda da "imbruttito" è la classica: "Ma sei di... Milano, Milano?". E a questa domanda molti nati al San Raffele non potevano che rispondere di no. Perchè, sulla carta d'identità, compariva Segrate. 

Ma ora non più. I comuni di Milano e Segrate, infatti, tagliano in due il nosocomio fondato da don Luigi Verzè, che, come noto, è tra i più gettonati della città per le nascite. 

D'ora innanzi, come ricorda il Corriere, le nuove sale parto sono state spostate nel padiglione Diamante, che è pienamente in territorio comunale milanese, da febbraio. Evitando, così, carte d'identità da 'giargiana', seppure di pochi metri. 

Problema da poco? Non sembra così. Pare fossero tante le mamme che, dopo essersi fatte seguire da ginecologi del San Raffaele, andassero a partorire in altri ospedali cittadini, solo per avere sulla carta d'identità del nascituro "Milano Milano"...

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